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VIDEO BOX / PROJET DE VIE, PROJET DE VILLE by Marco Becherini

Video Box
PROJET DE VIE, PROJET DE VILLE

JANCA 6'
DI PIETRA IN PIETRA 6’13
OCTOBRE ROSE 8'44

di Marco Becherini, in prima italiana

Speciale dedicato a Marco Becherini e alla sua esperienza nei reparti di oncologia dell'ospedale di Arles. Segue la conversazione con l'autore a cura di Monica Miniucchi.

Ingresso gratuito con prenotazione

PROJET DE VIE, PROJET DE VILLE - prima nazionale

JANCA 6'
DI PIETRA IN PIETRA 6’13
OCTOBRE ROSE 8'44

tre film di Marco Becherini a testimonianza del suo lavoro di coreografo nel reparto di oncologia dell’Ospedale di Arles.

Le proiezioni avvengono alla presenza dell’autore.
Segue conversazione a cura di Monica Miniucchi, coreografa e danzamovimentoterapeuta APID


Marco Becherini: <Da 4 anni lavoro al progetto dal titolo "Arles au corps" che consiste in un programma di pratica e ricerca sul rapporto paziente/caregiver, concretizzato dalla facilitazione di laboratori regolari.
Durante questi interventi, questa relazione si offre nella sua dimensione fisica e corporea; l'interesse di rivolgersi ai pazienti è quello di sperimentare e creare uno spazio culturale ed espressivo, di dare una dimensione di pienezza e soddisfazione a tutte le persone che, affette da una malattia o da cure estremamente invadenti, si sentono escluse dalle normali attività e dai propri corpi.
Questo progetto è infatti rivolto ai pazienti affetti da tumore durante il periodo di cura e da tutte le patologie invalidanti e croniche, al personale infermieristico ospedaliero ed anche agli studenti dell'istituto di formazione per infermieri e futuri operatori sanitari, con l'obiettivo di offrire loro, attraverso questa esperienza, elementi di riflessione e sviluppo che potranno arricchire la loro futura esperienza professionale e gettare semi di riflessione su altre forme di approccio e sensibilità.
Vorrei anche creare per i futuri caregiver strumenti di riflessione e approccio che permettano poi di arricchire la loro visione del paziente; anche per dare una dimensione corporea e fisica a termini come “accompagnamento”, “portare e sostenere”, “caricare, pesare”, “seguire, prendere, curare, aiutare” affinché la relazione paziente/caregiver possa essere vissuta e arricchita, evolvendo successivamente verso quelli che saranno i nuovi approcci terapeutici emergenti dall'evoluzione della ricerca.
Questo progetto è davvero innovativo perché si propone di sviluppare nella relazione paziente/paziente una parte importante riservata alla cultura e più specificamente alla cultura del corpo. Se la danza offre un contributo e uno sguardo particolarmente sensibile e strutturante, può con la sua pratica mettere in moto e "poetizzare gli atti quotidiani" dei partecipanti a questo progetto>.

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